A Pescara, la grande epopea italica

 

Sabato 23 marzo, negli spazi della Libreria Mondadori, Vincenzo Centorame intervista l’autore del romanzo che svela le origini della Nazione “Italia” fondata da Marsi e Sanniti.

Alle 20.30 il laboratorio culturale nel Castello di Semivicoli (Ch).

È il primo romanzo storico che svela al grande pubblico la straordinaria epopea italica e che in Molise, terra d’origine dello scrittore Nicola Mastronardi, è già diventato un caso letterario. Si chiama “Viteliú – Il nome della Libertà” (dal termine osco antico ed originario della parola latina “Italia” la cui pronuncia è “VITELIO”, edito da Itaca Edizioni) e sabato 23 marzo (alle 18.00), sarà presentato per la prima volta a Pescara, negli spazi della Libreria Mondadori (Corso Vittorio Emanuele, 159).

L’autore del “rivoluzionario” romanzo, che riporta alla luce almeno otto secoli di storia ignorati dalla cultura generale, rivelando le origini dell’Italia come nazione federata, sarà intervistato da Vincenzo Centorame, giornalista, docente e Presidente della Fondazione Michetti. Una serata per inoltrarsi nei meandri inediti della storia antica, un libro che riesce a svelare, attraverso un intreccio narrativo emozionante e coinvolgente ricco di colpi di scena e di personaggi che diventano protagonisti di vicende inattese, l’universo nascosto dei popoli Italici, Sanniti, Marsi, Peligni, Piceni. Popoli che insieme ad altre etnie dell’Appennino centrale osarono ribellarsi al potere conservatore di Roma scatenando la Guerra Sociale (91 a. C.) attraverso  una alleanza armata che combatté prima per i diritti e poi per la piena indipendenza.  

Così, un vecchio cieco, che poi si scoprirà essere antico capo supremo del popolo sannita, Gavio Papio Mutilo, decide, spinto da un incubo proveniente dal passato, di riprendere in mano le sorti della sua stirpe, annientata dalle stragi dei sicari di Silla. Accompagnato dal nipote Marzio, ritrovato nei meandri di Roma, intraprenderà un viaggio che diventa un percorso emotivo e di riscoperta di una identità che rischiava di essere perduta, attraverso il territorio che dalla città eterna attraversa l’Appennino abruzzese-molisano, verso l’Alto Sannio (la parte settentrionale del Molise). Un viaggio nelle terre d’Abruzzo, descritte e raccontate con incredibile padronanza della penna e del territorio percorso alla maniera antica. Un’entusiasmante avventura, per il riscatto di una memoria oltraggiata. La lotta per la libertà celata dietro un nome, Viteliú. E la rivelazione di uno straordinario periodo epico che fondò la nostra Nazione.

Dopo l’appuntamento presso la libreria Mondadori, l’autore sarà ospite nell’incantevole Castello di Semivicoli (CH) della Famiglia Masciarelli, dove alle 20.30, prenderà vita un laboratorio di approfondimento culturale, dedicato anche al romanzo storico Viteliú, a cura del Convivio del Pensiero Critico – con la professoressa Gabriella Di Felice e  l’avvocato Ersilia Caporale – associazione che promuove a tutto tondo la conoscenza della cultura abruzzese e molisana.

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I commenti dei lettori di Viteliú

(continua su viteliu.wordpress.com)

Nino Manocchio: “Viteliù è la storia di tutti noi. E’ un caleidoscopio di emozioni irresistibile. E’ una narrazione che travalica lo spazio ed il tempo per penetrare nei recessi più profondi dell’anima di ognuno, capace di farci vibrare. Leggendo il meraviglioso romanzo storico di Nicola Mastronardi si viene rapiti letteralmente. Verremo trasportati in un mondo che non c’è più ma al quale dobbiamo guardare per riconoscerci. […] Un romanzo ambientato più di due millenni or sono ma estremamente attuale. Parla di libertà e di amore Viteliù e lo fa con una forza difficile da spiegare. Le ambientazioni bucoliche del racconto ci ammaliano come i canti delle sirene e ci fanno sognare di un mondo perduto fatto di Natura e di rispetto per essa. Ci sono anche violenze, soprusi e devastazioni ma il tutto raccontato in chiave storica citando fatti realmente accaduti, costati all’autore anni di indagini, studi e sopralluoghi. A tratti il libro assume le vesti di un testo storico a tutti gli effetti con date, luoghi e battaglie. Più di una lacrima durante la lettura potrebbe far capolino. L’intensità del romanzo è davvero notevole e si corre il rischio di rimanere intrappolati da tanta bellezza”.

Le più vicine date del tour di Viteliú:

15 marzo, Sansepolcro (AR), ristorante Il Fiorentino, a cura dell’associazione Artès di Campobasso

16 marzo, Castel di Sangro (AQ), lo spettacolo di Viteliu al Teatro comunale, ore 17.00, con gli attori Giorgio Careccia, Barbara Petti, Luca Cataldi e il pianista Simone Sala

17 marzo, Cerro al Volturno (IS), ore 17.30

23 marzo, Libreria Mondadori, Pescara, ore 18.00

               Castello di Semivicoli (CH), ore 20.30, a cura del Convivio del Pensiero Critico

25 marzo, Roma, ospiti del Campidoglio, Roma Capitale, ore 18.30

6 aprile, Avezzano, sala consiliare del Comune, ore 11.00

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Viteliú_Il Nome della Libertà

È un’avventura inconsueta nella storia. Come nessuno l’ha mai raccontata. Un viaggio nel mondo nascosto dei popoli italici, che torna alla luce e recupera la sua dignità. Il suo riscatto, dopo tanti secoli bui, restituendo un tassello prezioso e mancante alla storia d’Italia.

“Viteliú – Il nome della Libertà” è il romanzo storico d’esordio dello scrittore e saggista Nicola Mastronardi. Volume prezioso di 480 pagine, edito da Itaca Edizioni, ambientato in Molise e in Abruzzo, al tempo della Guerra Sociale e della Guerra Civile, che dal 91 all’82 a.C. videro sui campi di battaglia l’ambiziosa dominatrice Roma e i “feroces Samnites”, i Sanniti e gli Italici (Vitelios nella loro originale lingua osca), dodici popoli ideatori e fondatori della Prima Italia. Viteliú è infatti il nome osco antico della parola latina “Italia”.

Cover Viteliu-Nicola Mastronardi